Antisemitismo in Italia
IL "MANIFESTO DELLA RAZZA"
Il "Manifesto della razza" fu pubblicato il 14 Luglio del 1938 su "Il Giornale d'Italia". Nel manifesto si sostenevano le concezioni biologiche del razzismo, l'esistenza di una razza pura italiana e la non tolleranza rispetto alla razza ebraica. Il manifesto si ispirava alle leggi di Norimberga, le quali affermavano che le razze non erano tutte uguali in quanto vi erano differenze fisiche e spirituali tra i popoli, pertanto la razza ariana era ritenuta superiore ed aveva il compito di civilizzare il mondo. Con il manifesto, il fascismo assumeva una posizione nuova, tanto da suscitare perplessità fra il popolo italiano, infatti all'interno del movimento fascista vi fu chi provò ad elaborare un nuovo manifesto razzista che sostenesse l’unità della razza italiana. Tale tentativo si concluse con un nulla di fatto. Il manifesto portava la firma di illustri studiosi come Sabato Visco e Nicola Pende. Alcuni degli scienziati e intellettuali ebrei, colpiti dal provvedimento, emigrarono negli Stati Uniti, altri in Gran Bretagna, in Palestina o in Sud America. Chi decise di restare in Italia fu costretto ad abbandonare la professione. |
Punti essenziali del "Manifesto della Razza" :
1) LE RAZZE UMANE ESISTONO: L’esistenza delle razze è una realtà fenomenica e percepibile mediante i sensi. Dire che esistano delle razze non significa affermare la superiorità di una di queste. 2) ESISTONO GRANDI RAZZE E PICCOLE RAZZE: è necessario ammettere che esistono gruppi minori i quali sono caratterizzati da un numero di caratteri comuni maggiori. 3) IL CONCETTO DI RAZZA è UN CONCETTO BIOLOGICO: Se un popolo è differente da un altro non è solo per questioni linguistiche o storiche ma anche e soprattutto per la diversa costituzione razziale di tali popoli. 4) LA POPOLAZION E ITALIANA è DI ORIGINE ARIANA 5) INVARIABILITA’ DELLA POPOLAZIONE ITALIANA: Mentre per altre nazioni europee la composizione razziale è variata nel tempo, per l’Italia la composizione razziale è rimasta invariata. 6) ESISTE UNA RAZZA ITALIANA PURA: Questo enunciato si basta sulla pura parentela di sangue che unisce gli italiano di oggi alle generazioni che popolano l’Italia da millenni. 7) GLI ITALIANI DEVONO PROCLAMARSI RAZZISTI: La concezione del razzismo in Italia non deve provenire dalle teorie del razzismo tedesco ma solamente da quello italiano. 8) DISTINZIONE DEGLI EUROPEI DAGLI AFRICANI E GLI ORIENTALI: Sono pericolose le teorie che sostengono l’origine africana dei popoli europei. 9) GLI EBREI NON APPARTENGONO ALLA RAZZA ITALIANA: Gli ebrei sono una popolazione che non si è mai integrata in Italia perché hanno elementi razziali non europei. 10) I CARATTERI FISICI E PSICOLOGICI ITALIANI NON VANNO ALTERATI: L’unione tra le razze è ammissibile solo tra quelle europee ma non tra quelle extraeuropee. |
COSA RIMANE DEL PASSATO...
Campo di Fossoli |
Risiera di San Sabba |
LE PIETRE DI INCIAMPO
Le pietre d’inciampo (stolpersteine) sono diventate testimonianza della tragedia della Shoah e futura memoria dei deportati. La parola "inciampo" è intesa in senso visivo: si distinguono dalla pavimentazione normale per la superficie lucente dell'ottone che costringe chi passa, infatti, a riflettere sull'accaduto e a ricordare intrecciando il passato al presente.
In esse sono incisi il nome, il cognome, l’età, la data di deportazione e la data di morte dei prigionieri. Molte si trovano in Germania, Austria, Ungheria, Olanda, Belgio e in Italia. A Roma sono 237, le ultime sono state installate dal tedesco Gunter Demnig.
La sua idea risale al 1993, quando decise di dedicare tutto il suo lavoro alla testimonianza dell’esistenza di cittadini scomparsi a seguito delle persecuzioni naziste: ebrei, politici, militari, rom, omosessuali, testimoni di Geova e disabili. L’artista ha scelto, dunque, il marciapiede antistante la casa in cui hanno vissuto i deportati.